Tu devi sapere che il vivere nella nostra Volontà è un Dono che la nostra magnanimità vuol dare alle creature e con questo Dono la creatura si sentirà trasformata: da povero ricco, da debole forte, da ignorante dotto, da schiavo di vile passione, dolce e volontario prigioniero d’una Volontà tutta Santa che non lo terrà prigioniero, ma re di se stesso, dei domini divini e di tutte le cose create. Il gran Dono della nostra Volontà, dato come dono, cambierà la sorte infelice delle umane generazioni, menoché chi volontariamente vuol restare nella sua infelicità, molto più che questo Dono fu dato all’uomo nel principio della sua Creazione ed, ingrato, lo respinse col fare la sua volontà, sottraendosi dalla Nostra.Ora, chi si dispone a fare il nostro Volere prepara il posto, la decenza, la nobiltà dove poter mettere questo Dono sì grande ed infinito; le nostre conoscenze sul Fiat aiuteranno e prepareranno in modo sorprendente a ricevere questo Dono e, ciò che non hanno ottenuto fin oggi lo potranno ottenere domani.

lunedì 28 maggio 2012

Comprendere il Divin Volere per abbracciarlo e viverlo


Nella festa del Santo Rosario che ricorre l'8 ottobre, ricordiamo delle fotografie di Luisa nelle quali scorgiamo sempre nelle sue mani il Rosario: Luisa, quando non lavorava aveva sempre il Rosario in mano, ed osiamo dire che nessuno sapeva meditarlo come lei. I giri, dei quali abbiamo parlato, si possono inserire molto bene nel S. Rosario e ne vengono fuori delle lunghe e belle meditazioni. Facendo il giro nei misteri gioiosi, dolorosi e gloriosi si possono sviluppare molte idee e pensieri, ripresentando tutto l’operato di Dio presente in questi misteri. Chiediamo al Signore che ci benedica in modo particolare in questa festa di Maria SS., da questo posto santo dove è vissuto padre Pio. Padre Pio conosceva Luisa e c’era tra loro corrispondenza. Si mandavano le anime l’un l’altra: chi abbisognava di una bella confessione, Luisa lo mandava da padre Pio; e nello stesso tempo padre Pio mandava da Luisa coloro che a lui parevano capaci di comprendere queste rivelazioni sul Divino Volere. Anche le prime conferenze fuori di Corato sono state fatte qui a S. Giovanni Rotondo; e padre Pio indicava coloro
che potevano e coloro che non potevano partecipare a queste conferenze, perché lui si accorgeva se l’anima era aperta e disposta a ricevere questa nuova Luce. Chiediamo al Signore che ci benedica e che ci aiuti a continuare a vivere nella Divina Volontà ed a testimoniarla agli altri.
VIVERE nella DIVINA VOLONTA’
S. Giovanni Rotondo - 24.10.1997
Casa di preghiera per il Regno della Divina Volontà’
Stralci di conversazione con Adriana Pallotti
E’ giunto il tempo di testimoniare agli altri, a tutti, il grande ‘Dono’ della Divina Volontà. Chi è venuto a conoscenza di questo Dono che Dio vuole fare all’umanità,
non può fare a meno di parlarne con gli altri; sente l’esigenza interiore di doverlo far conoscere, di volere esercitare questa Divina Volontà, di chiederla... D. - Adriana, spiegaci come ‘ pregare la Divina Volontà’ in tutti i nostri atti... R. - Noi non dobbiamo più usare la nostra volontà umana. Dice Gesù a Luisa: “Non lasciar perdere un atto da dentro il mio Atto; non far perdere un battito di ciglio che non sia fatto nella mia Volontà!”. Pensate!... un battito di ciglio! Allora, noi sapendo che i nostri atti fatti nella Divina Volontà hanno un valore così grande, dobbiamo essere contenti di farne il più possibile, anzi, dobbiamo vivere una vita così! Non solo una successione di atti, ma atti continuati: così sarà ‘vita divina’ e non solo più successione di atti. Così la nostra vita sarà trasformata dall’umano al divino, come Gesù ha detto: “Voi fino adesso avete sempre adoperato “Voi fino adesso avete sempre adoperato la vostra volontà umana, i vostri cenci della volontà umana, che vi facevano solo cadere in terra e non vi permettevano di rialzarvi”...
Invece con questa Divina Volontà subito rimbalziamo dentro Lui. Ed anche se una piccola mancanza può avvenire, perché il vecchio Adamo spunta sempre, noi dobbiamo sempre dire: “Signore, più di prima nel Divin Volere. Perdonami! Più di prima!”. Queste piccole mortificazioni per queste piccole miserie ci rendono più umili e noi ci alziamo con più slancio nelle braccia di Gesù, per vivere veramente in questa Divina Volontà.
D. - Ma, come fai a vivere questo, in modo pratico?! R. - Per realizzare questo dobbiamo dire: “Signore, eccomi! Prendi la mia volontà e vieni Tu a vivere la tua Volontà Divina in me: vieni a pensare nella mia mente... Gesù, ti amo; Divina Volontà vieni a guardare nei miei occhi... Gesù, ti amo; vieni Divina Volontà a palpitare nel mio cuore... Gesù, ti amo; vieni Divina Volontà a respirare nel mio respiro...” - e così via, via - … “Gesù, ti amo; vieni, Divina Volontà a soffrire nel mio soffrire”; e questo è molto importante, perché Gesù ha detto di non lasciar perdere una piccola sofferenza a vuoto;perché quando è vissuta umanamente questa sofferenza ha valore umano, invece se noi la uniamo al suo soffrire,
alla sua Passione, farà parte della sua stessa Passione; anche un piccolo mal di denti, anche un piccolo mal di testa... può far parte della sua Passione.
Allora possiamo dire che noi siamo già stimmatizzati, anche noi, perché facciamo parte della sua Passione. E’ tutto importante: anche un respiro, che sembra un nonnulla, eppure…: “Ah!… Gesù, ti amo; vieni a respirare nel mio respiro”. Gesù nel suo respiro, nel suo sospiro chiamava tutte le anime alla grazia, e si rivolgeva al Padre: “Padre, fa’ che tutte le anime siano una cosa sola con Noi”. Gesù alzava sempre gli occhi al Padre. E quando noi sospiriamo, se questi sospiri che facciamo li uniamo alle intenzioni stesse di Gesù, faranno parte della sua stessa intenzione. Quando riposiamo, la notte: “Gesù, vieni a riposare nel mio riposo, e metto la stessa tua intenzione che avevi quando Ti riposavi...”. D. - Non ho capito cosa si intende per ‘entrare nell’umanità di Gesù’! R. - Dobbiamo prestare il nostro corpo a Gesù perché Lui possa continuare a vivere la sua Umanità nella nostra umanità. Prestiamo a Gesù il nostro corpo perché sia ancora Lui, in noi, a vivere i suoi atti. E Lui dice che ‘così sono tanti Gesù che camminano sulla terra’.
D. - Io dico al Signore: “ Signore, vieni a predicare quando predico; vieni a parlare alle anime Tu quando parlo alle anime...”. R - Ecco, sì, sì, così! E in questi atti ti senti una carica nuova, una forza nuova, una forza divina: non è
più una forza umana. A volte tu devi compiere un’azione e dici: “Ma come faccio ad affrontare questa cosa!? Solo Tu, Gesù, in me, puoi affrontarla! Vieni Tu in me...”. Lo metti presente anche nei problemi più grossi, nelle cose che umanamente non si potrebbero neanche sostenere; ed invece tu dicendo: “Vieni Tu, Gesù, adesso in me a fare questo sforzo... a parlare con quella parola... a chiedere perdono a quella persona che non vorrei neanche avvicinare... vieni Tu, Gesù, in me...”. E Lui ti dà una forza!... D. - Vieni Tu, Gesù, in me ad incontrare questo peccatore... Vieni Tu, Gesù, in me ad incontrare quest’anima che non si riesce a prendere da nessuna parte...R. - E Gesù dice che gli atti che facciamo nella Divina Volontà, sono atti creativi; non si fermano come gli umani, come quando facciamo gli atti solo umanamente. Facendoli con la Divina Volontà diventano atti creativi. “Questi atti possono creare cose più belle di quelle che
ho fatte - ha detto il Signore -, mondi più belli di quelli che ho fatti, mondi di tutti i mondi”. Allora, quando noi facciamo un atto nella Divina Volontà, questo atto diventa universale, abbraccia Cielo e terra: questo atto prima va ad aumentare la gloria degli Angeli e dei Santi in Cielo, poi, siccome è talmente potente, perché non è fatto da noi, ma è fatto da Dio, torna sulla terra e va ad aiutare un peccatore... un moribondo... un malato...; va in Purgatorio a liberare le anime dal Purgatorio...; senza che noi lo sappiamo; perché Gesù dice: “Ho il diritto Io di sapere dove vanno, perché sono i miei atti quelli!”. Noi crediamo che siano nostri, ma non è così, perché avendo detto: “Gesù, vieni in me”..., questi atti non sono più nostri, ma atti di Gesù. Questi atti fatti così nella Divina Volontà hanno il potere di fare miracoli, di convertire, di salvare le anime, anche se noi non le vediamo, non importa. Quell’atto rimane in eterno; non è come quello umano che dopo un po’ possiamo anche perderlo, con un atto di superbia, quando lavoriamo umanamente. Invece se abbiamo detto: “ Gesù, vieni...”, la superbia crolla, perché l’atto l’ha fatto Lui; e noi ci diciamo: “E’ Gesù che lavora in me... è Gesù che fatica in me... è Gesù che soffre in me...” . In questo modo l’orgoglio crolla. D. - Qui non si tratta più di umiltà … R. - Qui non hanno più a che fare le virtù. Qui esiste il puro nulla. E’ il Tutto che viene in questo nulla e compie le sue opere. E’ la santità delle santità! Supera tutte le altre virtù, perché diventa la santità delle santità. D. - Nella Divina Volontà le virtù sono al grado eroico, perché è Gesù stesso che le viene a fare in noi... R. - Nella Divina Volontà si tratta di un atto unico, non viene con successione di atti, ma è un atto unico.
E quando noi stiamo con Lui e con Lui facciamo questi atti, facciamo parte del suo Atto, Atto unico, eterno. Quando Dio si Incarna, nello stesso atto: Dio
viene a redimere, Dio risuscita, Dio crea, Dio fa tutto; perché nell’Atto di Dio è tutto presente. Continuamente la Passione è sempre in atto, la sua Nascita
è sempre in atto; perciò è sempre Natale per noi, è sempre Pasqua, è sempre festa, sempre, sempre, sempre... perché in Dio non c’è successione di atti: è un Atto
Unico. E’ bello questo, è vero? D. - E poi, i nostri atti nella Divina Volontà, come
quelli di Luisa Piccarreta, cominciano a formare questo Sole che dovrà sorgere, il Sole speciale della Divina Volontà che illuminerà le generazioni future.
R. - Le altre virtù sono lumicini, mentre gli atti nella Divina Volontà sono soli.
D. - Gli altri Santi sono come le stelle, eclissate dal Sole della Divina Volontà.
R. - Non si tratta più degli atti eroici, ad esempio di coloro che si sforzavano di arrivare ad una data virtù in modo eroico, oppure di arrivare alle flagellazioni o a chissà quali penitenze... e poi dicevano: “Oh, ci sono riuscito, io, io; ... sono riuscito a fare questa cosa!...”. Qui c’era la parte nostra. Invece nell’atto di Dio deve esistere
niente di nostro, noi siamo niente; è tutta opera sua. Perciò, se Dio vuole che io faccia penitenza, mi darà un corpo che mi permetta di fare penitenza... Tutto è opera
sua. (d. L.) - E poi la Madonna l’ha detto: “Il martirio dei martirii per Me è stato il rinunziare a non fare nemmeno un atto della mia volontà”. La Santità di tutte le virtù è la Santità della Regina nella Divina Volontà, in Maria. Molti Santi hanno fatto grandi cose. Ma perché Maria è più grande? S. Luigi Maria Grignon de’Montfort dice che: “Ha dato più gloria a Dio Maria con un atto, con un punto di ago, che san Lorenzo nella graticola”.Perché questo? Perché Maria ha permesso a Dio di fare grandi cose in Lei: “Ha fatto grandi cose in me Colui che è potente”. Anche un punto d’ago dato da Maria, non era Lei che lo dava, ma era la Divina Volontà dentro di Lei a compiere quell’atto, che diventava perciò un atto creativo, un atto straordinario, che superava perciò lo stesso martirio di san Lorenzo. Con queste rivelazioni noi abbiamo la possibilità di comprendere perché Maria è la più grande, è la Regina, di tutti i Santi: perché il suo atto è un ‘atto divino’. Ed ora abbiamo la possibilità di accedere a questo grande Dono, a questa grande santità di Gesù e di Maria, di Adamo prima del peccato originale... (A. P.) - “Se non partono da Me questi atti, Io non li guardo neppure; fossero anche cose straordinarie, ma se non partono da Me, se non escono da Me, Io non li guardo neppure!”, dice il Signore. Perciò dobbiamo sempre dire: “Gesù, sii Tu in me a compiere questo, … sii Tu in me ad agire, ad operare, a fare ogni cosa; io non voglio entrarci in niente. Prendi, Gesù, la mia volontà umana, che è soltanto cenci …” (Nelle sue lettere Luisa chiamava la sua volontà umana: stracci d’inferno).(d. L.) - ‘Cenci del diavolo’ ! Difatti uno dei simboli della Divina Volontà è proprio la veste: ‘rivestirsi della Divina Volontà’, ‘il cingolo della Divina Volontà’ . Altri simboli della Divina Volontà sono: il sole, il mare.
D. - Per favore, ci spiegate che cosa intendete dire quando parlate dei ‘Giri’ ?!
R. - (p. L.) Quando scrisse Le Ore della Passione il Signore soprattutto insistette con Luisa perché facesse i cosiddetti giri. Cioè, lei si riportava con la mente e con il cuore nelle opere fatte dalla Divina Volontà. Quindi si portava nelle opere della Creazione; a quel momento, ad esempio, quando Dio ha creato il
mondo, e lo ringraziava e lo benediceva a nome di tutte le creature, partecipava a questo atto e Gli dava l’onore e la gloria in nome e per tutte le creature; e chiedeva a Dio, in quell’atto, il Regno della Divina Volontà sulla terra come in Cielo . E questo, in tutto l’operato di Dio. In un piccolo scritto di Benedetto Calvi: Il Pio Pellegrinaggio, troviamo scritti tutti questi atti compiuti da Dio, dalla Volontà di Dio, nella Creazione e nella Redenzione, e quindi poi anche nella Santificazione. Si tratta di riportarsi con la mente in questi Atti di Dio. Per esempio:Ci si riporta nel momento in cui Dio crea Adamo e si adora Dio che crea l’uomo in quell’atto così solenne, lo crea a sua immagine e somiglianza; e dopo che lo crea, Dio incomincia a dargli mari di amore con onde altissime. E l’uomo sente sgorgare il rigurgito dell’amore verso Dio; questo gioco di amore, questo trastullo tra l’uomo e Dio nel quale l’uomo viene inserito in questo amore tra il Padre e il Figlio e lo Spirito Santo. E Luisa si riporta in questo gioco di Adamo con Dio, nel quale si mandavano e rimandavano onde altissime di amore: Dio, che mandava all’uomo queste onde, e l’uomo, non avendo altre onde che quelle mandategli da Dio, rimandava a Dio queste altre onde, e c’era questo gioco di amore... L’anima deve riportarsi, quindi, a questo momento di armonia tra il Creatore e la creatura. Ripensare anche al momento in cui Dio crea Eva e pure lei viene coinvolta in questo gioco di amore... e l’anima chiede a Dio: “Venga presto il tuo Regno! Sia fatta la tua Volontà come in Cielo, così in terra!” E c’è questo ridare a Dio tutta la gloria e l’onore dovuti da tutte le creature, in quell’atto creativo, in quell’amore tra Dio e l’uomo. Poi, la mente si rende presente a quando l’uomo volle fare la sua volontà e uscì dalla Volontà Divina e
tutti tremarono, perché tutte le creature sono nella Divina Volontà. Soltanto l’uomo è fuori della Divina Volontà.“ O Maestà Divina - dice Luisa - foste costretta ad ammantarVi di Giustizia: io voglio venire da Te, nel tuo dolore, per riparare, per dare il mio bacio, il mio Ti amo , la mia continua riparazione per quel dolore che provasti quando le creature uscirono dal Creatore e voglio toglierti il manto di Giustizia per rimetterti il manto di Pace, di Amore...” E quindi chiediamo al Signore, con Luisa: “Per questo tuo dolore, venga il tuo Regno; sia fatta la tua Volontà come in Cielo così in terra”. (A. P.) Chiamare gli atti della Creazione vedendo in questi atti l’amore di Dio. Contemplare il sole e dire: “Grazie, Signore, che mi hai dato questo sole,
quest’aria da respirare, questo mare limpido, queste cose belle da Te create, questi fiori profumati...”. Invece purtroppo noi vediamo il fiore e diciamo: “Oh, che
bello!”, ma non risaliamo al Creatore; “Oh, che bel sole oggi; andiamo a fare una passeggiata...”. Chi è che ringrazia del sole, dell’aria che respira...?! Gesù si lamenta
per questo. (p. L.) La Divina Volontà continua a mantenere all’esistenza quel sole, quella stella, quel fiore...: è una Volontà creativa che continua a mantenere all’esistenza.(A. P.) Bisogna dare il ringraziamento continuo nelle cose create, nel sole, e nella Redenzione quando Gesù va sulla Croce a morire per noi... Dare il ringraziamento in tutti i ‘FIAT’, sia nel ‘FIAT’ Creante quando Ti sei incarnato intendo darti questo ringraziamento, questo onore, questa gloria a Te che sei venuto sulla terra per morire per noi, per salvarci...”. Ci sono le coroncine e i libricini che ci aiutano a fare il giro nella Redenzione, il giro nella Santificazione... (p. L.) Meglio è il libretto: Il Pio Pellegrinaggio. I Figli del Divin Volere hanno il compito di rifare ciò che gli altri hanno fatto, forse anche santamente, ma solo in ordine umano. Un giorno Luisa chiese a Gesù: “I figli del Divin Volere che posto avranno nel Corpo Mistico della Chiesa?” E Gesù le disse: “Avranno il posto di pelle esterna e pelle interna”. Perché, come pelle esterna
dovranno rifare l’immagine e soprattutto la somiglianza della Chiesa, e pelle interna (come apparato circolatorio) perché dovranno fare ciò che gli altri non hanno fatto, o rifare ciò che gli altri hanno fatto male, o fatto anche santamente, ma solo in ordine umano e non divino”. Per questo i figli del Divin Volere ringraziano Dio, adorano Dio in nome e per tutte le creature. Hanno il compito di fare ciò che gli altri non hanno fatto, e cioè rimettere l’ordine divino
su quello che è stato fatto in modo umano. Vediamo un esempio dal libro Il Pio Pellegrinaggio : “L’anima s’innalza e si rende presente all’istante in cui Dio stava creando tutte le cose e riceve da Lui come in deposito tutto l’Amore Divino che sprigiona dal suo seno mediante il FIAT onnipotente e gli offre in cambio, con questo medesimo Amore, gloria e riparazione; quindi si porta nell’Eden per ricevere il primo alito che Dio infondeva ad Adamo, quest’alito rigeneratore che sempre genera; poi percorre tutti i secoli per abbracciare tutti gli uomini e per supplire per ognuno di essi. Passa poi in rassegna tutti gli atti della Regina Mamma, li fa suoi e li dà al suo Dio come se le appartenessero”. (A. P.) ... Anche gli atti della Madonna, della Regina Mamma! Lei ha mai dato un atto di volontà umana: sempre Divina! (p. L.:) Qui già siamo al ‘FIAT’ Redimente: “Essa considera in seguito il Concepimento del Verbo e tutti gli atti che Egli compì nella sua Vita e ad ognuno di essi fa corrispondere un proprio atto, sebbene piccolo, di amore, di ringraziamento e di domanda per l’avvento del suo Regno. Lo segue poi passo passo fino alla sua Morte, Lo accompagna nel Limbo, Lo accompagna nel sepolcro
per chiedergli, in virtù della sua Risurrezione, il trionfo del Regno della Volontà Divina. E finalmente Lo accompagna nella sua Ascensione al Cielo per supplicarlo di inviare, adesso, sulla terra, il Regno del FIAT Divino”.
(A. P.) ... Il grande Dono della Divina Volontà Dio lo vuole dare a tutti, ma non tutti saranno disposti a prenderlo. In un passo degli Scritti leggiamo che Gesù
dice a Luisa: “Saranno pochi che seguiranno, ma mi basterebbe anche solo te!” Andando avanti nei quaderni, in un altro passo leggiamo: “Si riempirà tutta la terra di questa Divina Volontà... Sarà un incendio nella Chiesa quando la Chiesa verrà
a conoscenza di questo; sarà come un fuoco; quel fuoco che sono venuto a portare sulla terra e come vorrei che fosse già acceso! ”... ... Gesù chiamava Luisa la seconda Maria. La prima Maria, per il regno del Verbo di Dio sulla terra; e Luisa: la seconda Maria, per il FIAT Voluntas Tua come in Cielo così in terra, per il Regno della Divina Volontà. E nell’Orto degli Ulivi, quando Gesù sentiva quell’abbattimento così forte, quello sconforto, quel terrore, quello spavento, sentì come una ripresa quando vide da una parte la Madonna e dall’altra parte Luisa: il secondo appoggio...
(p. L.) ... Il primo FIAT fu quello di Dio, il secondo FIAT quello di Maria, ed il terzo fu quello di Luisa: Gesù fece dire il FIAT a lei. (A. P.) Gesù ha chiesto a lei ciò che non ha mai chiesto ad altri Santi: “Vuoi darmi la tua volontà ed
Io ti do in cambio la mia Volontà Divina?” Ha fatto con lei una cosa grande, straordinaria, come ha fatto con Maria: “Vuoi tu essere la Madre di Dio?” E con
Luisa: “Vuoi tu darmi la tua volontà perché ti faccia vivere di Volontà Divina?”: è stata una prova. E Luisa disse: “Lego la mia volontà ai piedi dell’Eterno e
non la voglio mai più indietro, a costo di mille martiri!” ... L’uomo caduto nel peccato era fuori dalla casa del Padre. Adesso il Signore vuole farci entrare dentro alla sua casa paterna e c’invita: “Entrate dentro la casa di Dio, nella Divina Volontà”... non fuori, sulla soglia, ma dentro al palazzo... (p. L.) E tra il FIAT Creante, il FIAT Redimente e il FIAT Santificante, è più grande il FIAT Santificante, perché è il compimento di tutto lo scopo della Creazione. Perché Dio ci ha creati? Perché viviamo insieme alla sua gioia.Luisa dice a Gesù: “Ma come è possibile che sia più grande il FIAT Santificante del FIAT tuo e del
FIAT di tua Mamma?!” “Sì! - le risponde Gesù – Perché Noi dovevamo fare prima la Redenzione. E mentre i nostri atti esterni erano per la missione di redimere
e salvare l’uomo, gli atti interni erano tutti atti nella Divina Volontà”.

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