Nella
festa del Santo Rosario che ricorre l'8 ottobre, ricordiamo delle
fotografie di Luisa nelle quali scorgiamo sempre nelle sue mani il
Rosario: Luisa, quando non lavorava aveva
sempre il Rosario in mano, ed osiamo dire che nessuno sapeva
meditarlo come lei. I giri, dei quali abbiamo parlato, si
possono inserire molto bene nel S. Rosario e ne vengono fuori delle
lunghe e belle meditazioni. Facendo il giro nei misteri gioiosi,
dolorosi e gloriosi si possono sviluppare molte idee e pensieri,
ripresentando tutto l’operato di Dio presente in questi misteri.
Chiediamo al Signore che ci benedica in modo particolare in
questa festa di Maria SS., da questo posto santo dove è vissuto
padre Pio. Padre Pio conosceva Luisa e c’era tra loro
corrispondenza. Si mandavano le anime l’un l’altra: chi
abbisognava di una bella confessione, Luisa lo mandava da padre Pio;
e nello stesso tempo padre Pio mandava da Luisa coloro che a lui
parevano capaci di comprendere queste rivelazioni sul Divino Volere.
Anche le prime conferenze fuori di Corato sono state fatte qui a
S. Giovanni Rotondo; e padre Pio indicava coloro
che
potevano e coloro che non potevano partecipare a queste conferenze,
perché lui si accorgeva se l’anima era aperta e disposta a
ricevere questa nuova Luce. Chiediamo al Signore che ci benedica e
che ci aiuti a continuare a vivere nella Divina Volontà ed a
testimoniarla agli altri.
VIVERE
nella DIVINA VOLONTA’
S.
Giovanni Rotondo - 24.10.1997
‘ Casa
di preghiera per il Regno della Divina Volontà’
Stralci
di conversazione con Adriana Pallotti
E’
giunto il tempo di testimoniare agli altri, a tutti, il grande ‘Dono’
della Divina Volontà. Chi è venuto a conoscenza di questo Dono
che Dio vuole fare all’umanità,
non
può fare a meno di parlarne con gli altri; sente l’esigenza
interiore di doverlo far conoscere, di volere esercitare questa
Divina Volontà, di chiederla... D. - Adriana, spiegaci come ‘
pregare la Divina Volontà’ in tutti i nostri atti... R. - Noi
non dobbiamo più usare la nostra volontà umana. Dice Gesù a Luisa:
“Non lasciar perdere un atto da dentro il mio Atto; non far perdere
un battito di ciglio che non sia fatto nella mia Volontà!”.
Pensate!... un battito di ciglio! Allora, noi sapendo che i
nostri atti fatti nella Divina Volontà hanno un valore così grande,
dobbiamo essere contenti di farne il più possibile, anzi, dobbiamo
vivere una vita così! Non solo una successione di atti, ma atti
continuati: così sarà ‘vita divina’ e non solo più successione
di atti. Così la nostra vita sarà trasformata dall’umano al
divino, come Gesù ha detto: “Voi fino adesso avete sempre
adoperato “Voi fino adesso avete
sempre adoperato la vostra volontà umana, i vostri cenci
della volontà umana, che vi facevano solo cadere in terra e non vi
permettevano di rialzarvi”...
Invece
con questa Divina Volontà subito rimbalziamo dentro Lui. Ed anche
se una piccola mancanza può avvenire, perché il vecchio Adamo
spunta sempre, noi dobbiamo sempre dire: “Signore, più di prima
nel Divin Volere. Perdonami! Più di prima!”. Queste piccole
mortificazioni per queste piccole miserie ci rendono più umili e noi
ci alziamo con più slancio nelle braccia di Gesù, per vivere
veramente in questa Divina Volontà.
D.
- Ma, come fai a vivere questo, in modo pratico?! R. - Per realizzare
questo dobbiamo dire: “Signore, eccomi! Prendi la mia volontà e
vieni Tu a vivere la tua Volontà Divina in me: vieni a pensare nella
mia mente... Gesù, ti amo; Divina Volontà vieni a guardare nei miei
occhi... Gesù, ti amo; vieni Divina Volontà a palpitare nel mio
cuore... Gesù, ti amo; vieni Divina Volontà a respirare nel mio
respiro...” - e così via, via - … “Gesù, ti amo;
vieni, Divina Volontà a soffrire nel mio soffrire”; e questo è
molto importante, perché Gesù ha detto di non lasciar perdere
una piccola sofferenza a vuoto;perché quando è vissuta umanamente
questa sofferenza ha valore umano, invece se noi la uniamo al suo
soffrire,
alla
sua Passione, farà parte della sua stessa Passione; anche un piccolo
mal di denti, anche un piccolo mal di testa... può far parte della
sua Passione.
Allora
possiamo dire che noi siamo già stimmatizzati, anche noi, perché
facciamo parte della sua Passione. E’ tutto importante: anche un
respiro, che sembra un nonnulla, eppure…: “Ah!… Gesù, ti amo;
vieni a respirare nel mio respiro”. Gesù nel suo respiro, nel suo
sospiro chiamava tutte le anime alla grazia, e si rivolgeva al Padre:
“Padre, fa’ che tutte le anime siano una cosa sola con Noi”.
Gesù alzava sempre gli occhi al Padre. E quando noi sospiriamo, se
questi sospiri che facciamo li uniamo alle intenzioni stesse di Gesù,
faranno parte della sua stessa intenzione. Quando riposiamo, la
notte: “Gesù, vieni a riposare nel mio riposo, e metto la stessa
tua intenzione che avevi quando Ti riposavi...”. D. - Non ho
capito cosa si intende per ‘entrare nell’umanità di Gesù’! R.
- Dobbiamo prestare il nostro corpo a Gesù perché Lui possa
continuare a vivere la sua Umanità nella
nostra umanità. Prestiamo a Gesù il nostro corpo perché
sia ancora Lui, in noi, a vivere i suoi atti. E Lui dice che ‘così
sono tanti Gesù che camminano sulla terra’.
D.
- Io dico al Signore: “ Signore, vieni a predicare quando
predico; vieni a parlare alle anime Tu quando parlo alle anime...”.
R - Ecco, sì, sì, così! E in questi atti ti senti una
carica nuova, una forza nuova, una forza divina: non è
più
una forza umana. A volte tu devi compiere un’azione e dici: “Ma
come faccio ad affrontare questa cosa!? Solo Tu, Gesù, in me,
puoi affrontarla! Vieni Tu in me...”. Lo metti presente
anche nei problemi più grossi, nelle cose che umanamente non si
potrebbero neanche sostenere; ed invece tu dicendo: “Vieni Tu,
Gesù, adesso in me a fare questo sforzo... a parlare con quella
parola... a chiedere perdono a quella persona che non vorrei neanche
avvicinare... vieni Tu, Gesù, in me...”. E Lui ti dà una
forza!... D. - Vieni Tu, Gesù, in me ad incontrare questo
peccatore... Vieni Tu, Gesù, in me ad incontrare quest’anima che
non si riesce a prendere da nessuna parte...R. - E Gesù dice
che gli atti che facciamo nella Divina Volontà, sono atti creativi;
non si fermano come gli umani, come quando facciamo gli atti solo
umanamente. Facendoli con la Divina Volontà diventano atti
creativi. “Questi atti possono creare cose più belle di quelle che
ho
fatte - ha detto il Signore -, mondi più belli di quelli che
ho fatti, mondi di tutti i mondi”. Allora, quando noi
facciamo un atto nella Divina Volontà, questo atto diventa
universale, abbraccia Cielo e terra: questo atto prima va ad
aumentare la gloria degli Angeli e dei Santi in Cielo, poi, siccome è
talmente potente, perché non è fatto da noi, ma è fatto da Dio,
torna sulla terra e va ad aiutare un peccatore... un moribondo... un
malato...; va in Purgatorio a liberare le anime dal Purgatorio...;
senza che noi lo sappiamo; perché Gesù dice: “Ho il diritto
Io di sapere dove vanno, perché sono i miei atti quelli!”. Noi
crediamo che siano nostri, ma non è così, perché avendo detto:
“Gesù, vieni in me”..., questi atti non sono più nostri, ma
atti di Gesù. Questi atti fatti così nella Divina Volontà hanno il
potere di fare miracoli, di convertire, di salvare le anime, anche se
noi non le vediamo, non importa. Quell’atto rimane in eterno; non è
come quello umano che dopo un po’ possiamo anche perderlo, con
un atto di superbia, quando lavoriamo umanamente. Invece se
abbiamo detto: “ Gesù, vieni...”, la superbia crolla, perché
l’atto l’ha fatto Lui; e noi ci diciamo: “E’ Gesù che
lavora in me... è Gesù che fatica in me... è Gesù che soffre in
me...” . In questo modo l’orgoglio crolla. D. - Qui non si
tratta più di umiltà … R. - Qui non hanno più a che fare le
virtù. Qui esiste il puro nulla. E’ il Tutto che viene in questo
nulla e compie le sue opere. E’ la santità delle santità! Supera
tutte le altre virtù, perché diventa la santità delle santità. D.
- Nella Divina Volontà le virtù sono al grado eroico, perché è
Gesù stesso che le viene a fare in noi... R. - Nella Divina
Volontà si tratta di un atto unico, non viene con successione di
atti, ma è un atto unico.
E
quando noi stiamo con Lui e con Lui facciamo questi atti, facciamo
parte del suo Atto, Atto unico, eterno. Quando Dio si Incarna, nello
stesso atto: Dio
viene
a redimere, Dio risuscita, Dio crea, Dio fa tutto; perché nell’Atto
di Dio è tutto presente. Continuamente la Passione è sempre in
atto, la sua Nascita
è
sempre in atto; perciò è sempre Natale per noi, è sempre
Pasqua, è sempre festa, sempre, sempre, sempre... perché in Dio
non c’è successione di atti: è un Atto
Unico.
E’ bello questo, è vero? D. - E poi, i nostri
atti nella Divina Volontà, come
quelli
di Luisa Piccarreta, cominciano a formare questo Sole che dovrà
sorgere, il Sole speciale della Divina Volontà che illuminerà le
generazioni future.
R.
- Le altre virtù sono lumicini, mentre gli atti nella Divina
Volontà sono soli.
D.
- Gli altri Santi sono come le stelle, eclissate dal Sole della
Divina Volontà.
R.
- Non si tratta più degli atti eroici, ad esempio di coloro che si
sforzavano di arrivare ad una data virtù in modo eroico, oppure di
arrivare alle flagellazioni o a chissà quali penitenze... e poi
dicevano: “Oh, ci sono riuscito, io, io; ... sono riuscito a fare
questa cosa!...”. Qui c’era la parte nostra. Invece nell’atto
di Dio deve esistere
niente
di nostro, noi siamo niente; è tutta opera sua. Perciò, se Dio
vuole che io faccia penitenza, mi darà un corpo che mi permetta di
fare penitenza... Tutto è opera
sua.
(d. L.) - E poi la Madonna l’ha detto: “Il martirio dei
martirii per Me è stato il rinunziare a non fare nemmeno un atto
della mia volontà”. La Santità di tutte le virtù è la
Santità della Regina nella Divina Volontà, in Maria. Molti Santi
hanno fatto grandi cose. Ma perché Maria è più grande? S. Luigi
Maria Grignon de’Montfort dice che: “Ha dato più gloria a Dio
Maria con un atto, con un punto di ago, che san Lorenzo nella
graticola”.Perché questo? Perché Maria ha permesso
a Dio di fare grandi cose in Lei: “Ha fatto grandi cose in me Colui
che è potente”. Anche un punto d’ago dato da Maria, non era Lei
che lo dava, ma era la Divina Volontà dentro di Lei a compiere
quell’atto, che diventava perciò un atto creativo, un atto
straordinario, che superava perciò lo stesso martirio di san
Lorenzo. Con queste rivelazioni noi abbiamo la possibilità di
comprendere perché Maria è la più grande, è la Regina, di tutti i
Santi: perché il suo atto è un ‘atto divino’. Ed ora abbiamo la
possibilità di accedere a questo grande Dono, a questa grande
santità di Gesù e di Maria, di Adamo prima del peccato originale...
(A. P.) - “Se non partono da Me questi atti, Io non li
guardo neppure; fossero anche cose straordinarie, ma se non partono
da Me, se non escono da Me, Io non li guardo neppure!”, dice il
Signore. Perciò dobbiamo sempre dire: “Gesù, sii Tu in me a
compiere questo, … sii Tu in me ad agire, ad operare, a fare ogni
cosa; io non voglio entrarci in niente. Prendi, Gesù, la mia volontà
umana, che è soltanto cenci …” (Nelle sue lettere Luisa
chiamava la sua volontà umana: stracci d’inferno).(d. L.) -
‘Cenci del diavolo’ ! Difatti uno dei simboli della Divina
Volontà è proprio la veste: ‘rivestirsi della Divina Volontà’,
‘il cingolo della Divina Volontà’ . Altri simboli della Divina
Volontà sono: il sole, il mare.
D.
- Per favore, ci spiegate che cosa intendete dire quando parlate dei
‘Giri’ ?!
R.
- (p. L.) Quando scrisse Le Ore della Passione il Signore
soprattutto insistette con Luisa perché facesse i cosiddetti giri.
Cioè, lei si riportava con la mente e con il cuore nelle opere fatte
dalla Divina Volontà. Quindi si portava nelle opere della Creazione;
a quel momento, ad esempio, quando Dio ha creato il
mondo,
e lo ringraziava e lo benediceva a nome di tutte le creature,
partecipava a questo atto e Gli dava l’onore e la gloria in nome e
per tutte le creature; e chiedeva a Dio, in quell’atto, il Regno
della Divina Volontà sulla terra come in Cielo . E questo, in tutto
l’operato di Dio. In un piccolo scritto di Benedetto Calvi: Il
Pio Pellegrinaggio, troviamo scritti tutti questi atti compiuti
da Dio, dalla Volontà di Dio, nella Creazione e nella Redenzione, e
quindi poi anche nella Santificazione. Si tratta di riportarsi con
la mente in questi Atti di Dio. Per esempio:Ci si riporta nel momento
in cui Dio crea Adamo e si adora Dio che crea l’uomo in quell’atto
così solenne, lo crea a sua immagine e somiglianza; e dopo che lo
crea, Dio incomincia a dargli mari di amore con onde altissime. E
l’uomo sente sgorgare il rigurgito dell’amore verso Dio; questo
gioco di amore, questo trastullo tra l’uomo e Dio nel quale l’uomo
viene inserito in questo amore tra il Padre e il Figlio e lo Spirito
Santo. E Luisa si riporta in questo gioco di Adamo con Dio, nel quale
si mandavano e rimandavano onde altissime di amore: Dio, che mandava
all’uomo queste onde, e l’uomo, non avendo altre onde che quelle
mandategli da Dio, rimandava a Dio queste altre onde, e c’era
questo gioco di amore... L’anima deve riportarsi, quindi, a questo
momento di armonia tra il Creatore e la creatura. Ripensare anche al
momento in cui Dio crea Eva e pure lei viene coinvolta in questo
gioco di amore... e l’anima chiede a Dio: “Venga presto il tuo
Regno! Sia fatta la tua Volontà come in Cielo, così in terra!” E
c’è questo ridare a Dio tutta la gloria e l’onore dovuti da
tutte le creature, in quell’atto creativo, in quell’amore tra Dio
e l’uomo. Poi, la mente si rende presente a quando l’uomo volle
fare la sua volontà e uscì dalla Volontà Divina e
tutti
tremarono, perché tutte le creature sono nella Divina Volontà.
Soltanto l’uomo è fuori della Divina Volontà.“ O Maestà Divina
- dice Luisa - foste costretta ad ammantarVi di Giustizia: io voglio
venire da Te, nel tuo dolore, per riparare, per dare il mio bacio, il
mio Ti amo , la mia continua riparazione per quel dolore che provasti
quando le creature uscirono dal Creatore e voglio toglierti il manto
di Giustizia per rimetterti il manto di Pace, di Amore...” E quindi
chiediamo al Signore, con Luisa: “Per questo tuo dolore, venga il
tuo Regno; sia fatta la tua Volontà come in Cielo così in terra”.
(A. P.) Chiamare gli atti della Creazione vedendo in questi
atti l’amore di Dio. Contemplare il sole e dire: “Grazie,
Signore, che mi hai dato questo sole,
quest’aria
da respirare, questo mare limpido, queste cose belle da Te create,
questi fiori profumati...”. Invece purtroppo noi vediamo il
fiore e diciamo: “Oh, che
bello!”,
ma non risaliamo al Creatore; “Oh, che bel sole oggi; andiamo a
fare una passeggiata...”. Chi è che ringrazia del sole, dell’aria
che respira...?! Gesù si lamenta
per
questo. (p. L.) La Divina Volontà continua a mantenere
all’esistenza quel sole, quella stella, quel fiore...: è una
Volontà creativa che continua a mantenere all’esistenza.(A.
P.) Bisogna dare il ringraziamento continuo nelle cose create,
nel sole, e nella Redenzione quando Gesù va sulla Croce a
morire per noi... Dare il ringraziamento in tutti i ‘FIAT’, sia
nel ‘FIAT’ Creante quando Ti sei incarnato intendo darti questo
ringraziamento, questo onore, questa gloria a Te che sei venuto sulla
terra per morire per noi, per salvarci...”. Ci sono le
coroncine e i libricini che ci aiutano a fare il giro nella
Redenzione, il giro nella Santificazione... (p. L.) Meglio è
il libretto: Il Pio Pellegrinaggio. I Figli del Divin Volere
hanno il compito di rifare ciò che gli altri hanno fatto, forse
anche santamente, ma solo in ordine umano. Un giorno Luisa chiese
a Gesù: “I figli del Divin Volere che posto avranno nel Corpo
Mistico della Chiesa?” E Gesù le disse: “Avranno il posto di
pelle esterna e pelle interna”. Perché, come pelle esterna
dovranno
rifare l’immagine e soprattutto la somiglianza della Chiesa, e
pelle interna (come apparato circolatorio) perché dovranno fare ciò
che gli altri non hanno fatto, o rifare ciò che gli altri hanno
fatto male, o fatto anche santamente, ma solo in ordine umano e non
divino”. Per questo i figli del Divin Volere ringraziano Dio,
adorano Dio in nome e per tutte le creature. Hanno il compito di fare
ciò che gli altri non hanno fatto, e cioè rimettere l’ordine
divino
su
quello che è stato fatto in modo umano. Vediamo un esempio dal
libro Il Pio Pellegrinaggio : “L’anima s’innalza e si
rende presente all’istante in cui Dio stava creando tutte le cose e
riceve da Lui come in deposito tutto l’Amore Divino che sprigiona
dal suo seno mediante il FIAT onnipotente e gli offre in cambio, con
questo medesimo Amore, gloria e riparazione; quindi si porta
nell’Eden per ricevere il primo alito che Dio infondeva ad Adamo,
quest’alito rigeneratore che sempre genera; poi percorre tutti i
secoli per abbracciare tutti gli uomini e per supplire per ognuno di
essi. Passa poi in rassegna tutti gli atti della Regina Mamma, li fa
suoi e li dà al suo Dio come se le appartenessero”. (A. P.)
... Anche gli atti della Madonna, della Regina Mamma! Lei ha mai
dato un atto di volontà umana: sempre Divina! (p. L.:) Qui già
siamo al ‘FIAT’ Redimente: “Essa considera in seguito il
Concepimento del Verbo e tutti gli atti che Egli compì nella sua
Vita e ad ognuno di essi fa corrispondere un proprio atto, sebbene
piccolo, di amore, di ringraziamento e di domanda per l’avvento del
suo Regno. Lo segue poi passo passo fino alla sua Morte, Lo
accompagna nel Limbo, Lo accompagna nel sepolcro
per
chiedergli, in virtù della sua Risurrezione, il trionfo del Regno
della Volontà Divina. E finalmente Lo accompagna nella sua
Ascensione al Cielo per supplicarlo di inviare, adesso, sulla terra,
il Regno del FIAT Divino”.
(A.
P.) ... Il grande Dono della Divina Volontà Dio lo vuole dare a
tutti, ma non tutti saranno disposti a prenderlo. In un passo
degli Scritti leggiamo che Gesù
dice
a Luisa: “Saranno pochi che seguiranno, ma mi basterebbe anche solo
te!” Andando avanti nei quaderni, in un altro passo leggiamo: “Si
riempirà tutta la terra di questa Divina Volontà... Sarà un
incendio nella Chiesa quando la Chiesa verrà
a
conoscenza di questo; sarà come un fuoco; quel fuoco che sono venuto
a portare sulla terra e come vorrei che fosse già acceso! ”... ...
Gesù chiamava Luisa la seconda Maria. La prima Maria, per il regno
del Verbo di Dio sulla terra; e Luisa: la seconda Maria, per il FIAT
Voluntas Tua come in Cielo così in terra, per il Regno della Divina
Volontà. E nell’Orto degli Ulivi, quando Gesù sentiva
quell’abbattimento così forte, quello sconforto, quel terrore,
quello spavento, sentì come una ripresa quando vide da una parte
la Madonna e dall’altra parte Luisa: il secondo appoggio...
(p.
L.) ... Il primo FIAT fu quello di Dio, il secondo FIAT quello di
Maria, ed il terzo fu quello di Luisa: Gesù fece dire il FIAT a lei.
(A. P.) Gesù ha chiesto a lei ciò che non ha mai chiesto ad
altri Santi: “Vuoi darmi la tua volontà ed
Io
ti do in cambio la mia Volontà Divina?” Ha fatto con lei una cosa
grande, straordinaria, come ha fatto con Maria: “Vuoi tu essere la
Madre di Dio?” E con
Luisa:
“Vuoi tu darmi la tua volontà perché ti faccia vivere di Volontà
Divina?”: è stata una prova. E Luisa disse: “Lego la mia volontà
ai piedi dell’Eterno e
non
la voglio mai più indietro, a costo di mille martiri!” ... L’uomo
caduto nel peccato era fuori dalla casa del Padre. Adesso il Signore
vuole farci entrare dentro alla sua casa paterna e c’invita:
“Entrate dentro la casa di Dio, nella Divina Volontà”... non
fuori, sulla soglia, ma dentro al palazzo... (p. L.) E tra il
FIAT Creante, il FIAT Redimente e il FIAT Santificante, è più
grande il FIAT Santificante, perché è il compimento di tutto lo
scopo della Creazione. Perché Dio ci ha creati? Perché viviamo
insieme alla sua gioia.Luisa dice a Gesù: “Ma come è possibile
che sia più grande il FIAT Santificante del FIAT tuo e del
FIAT
di tua Mamma?!” “Sì! - le risponde Gesù – Perché Noi
dovevamo fare prima la Redenzione. E mentre i nostri atti esterni
erano per la missione di redimere
e
salvare l’uomo, gli atti interni erano tutti atti nella Divina
Volontà”.
Nessun commento:
Posta un commento
Per cautela e contro ogni tentativo di insulto e di offesa ai Sacratissimi Cuori di Gesù e di Maria, questo blog attua la moderazione ai commenti.