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Entriamo nei GIRI
:
Dio,
contemplando la sua creatura, dice: “Oh come è bella la mia
creatura! L’eco del suo amore mi alletta, mi ferisce, la sua voce
risuona dolce e melodiosa al mio orecchio, teneri e forti sono i suoi
abbracci; oh, come godo di averle dato la vita! Formerà il mio
contento, la mia gioia, il mio trastullo...” E Luisa: “Vita mia,
anch’io voglio ricevere il tuo alito creatore; anch’io bramo
amarti ed adorarti con quella stessa perfezione e santità con la
quale Ti amò e Ti adorò il mio primo padre Adamo. Sebbene indegna
creatura voglio ricevere pure io i tuoi mari di amore e di luce, per
poter formare a mia volta onde altissime che giungendo fino a Te, mi
mettano in gara con il mio Creatore. Sì, Ti do amore per ricevere
altri mari di amore e con le mie onde Ti chiedo che Venga il tuo
Regno e che il tuo FIAT sia conosciuto!”(A. P.) Sì, dobbiamo
chiamare il Regno di Dio nella Creazione e in tutti gli atti!
Dobbiamo continuamente chiamarlo ed allora Lui affretta i tempi.
Dobbiamo formare questi gruppi per affrettare i tempi del suo
Regno.
Se non li formiamo ritardiamo il Regno, perché Lui non viene se non
ha sudditi che lo attendono. E’ importante avere dentro di noi la
volontà, il desiderio
di
fare la Volontà di Dio. “E’ il desiderio che conta”, dice
Gesù, perché: volere, desiderare, con tutte le forze, è come fare.
(p. L.) E quando tu desideri, anche se non hai ancora il dono della
Divina Volontà, puoi però entrare nel desiderio del vivere nel
Regno della Divina Volontà. Ci sono vari gradi per avvicinarsi
sempre più a questo Dono, per ottenere questo Dono. Prima Gesù te
lo presterà, te lo darà poco a poco; perché prima bisogna
comprendere il valore di questo dono... Bisogna comprenderne la
bellezza, perché una delle cose più grandi è parlare, scrivere,
pensare, vivere nella Divina Volontà : è una gioia grandissima, è
una creazione continua! Allora, quando tu capisci che non è una
semplice rassegnazione, ma è così importante, così bello, così
alto, è una gioia continua, è un partecipare della vera Vita, è un
salire di grado, è un essere nobili, quella nobiltà che noi abbiamo
perso con la caduta del peccato originale, allora tu comprendi che
l’unica gioia è lì e quindi chiedi ancora di più al Si-gnore...
... E già col desiderio di comprenderla, già desiderandola tu entri
nel vivere nella Divina Volontà … (A. P.) E quando c’è questo
grande desiderio di comprenderla, quando c’è la buona volontà, il
Signore supplisce Lui; è Lui che dà, dopo... (p. L.) Ci sono delle
tappe da raggiungere per arrivare poi al Dono. Gesù dice che è come
il sole che investe (la Divina Volontà è sempre paragonata al sole
o al mare): c’è chi rimane dentro la casa, ed anche lui riceve gli
effetti del sole; poi c’è chi esce fuori casa e quindi viene
maggiormente investito dalla luce del sole;
c’è
poi chi va al mare e si va ad investire completamente della luce del
sole, senza nessuna ombra; e c’è poi il quarto grado: colui che
lascia questa terra,
spicca
il salto e si trova ad essere sole con il sole, una cosa sola con il
sole.
Quando
Luisa chiede a Gesù: “Nella Nuova Gerusalemme che posto avranno i
figli del Divin Volere?”, Gesù le risponde: “Avranno il posto
nel Sole”. Chi avrà questo Dono riceverà la pienezza della
grazia, la pienezza della santità, la somiglianza con Dio, avrà la
stessa grazia di Dio che opererà in lui:
Divina
Volontà operante in noi. Ne La Vergine Maria nel Regno della Divina
Volontà la Madonna dice: “Fa’ in modo che la Divina Volontà
possa formare in te la sua vita operante”. Poi,questa vita operante
in noi deve diventare una vita dominante; e questa vita dominante poi
non deve lasciar sfuggire neppure un atto... E’ un qualcosa che si
forma gradualmente... E ricordiamo che la prima a
formare
i figli del FIAT Supremo sarà Maria. (A. P.) Luisa era in continua
unione con il Signore e prima di ricevere la S. Comunione diceva:
“Vieni in me, Gesù, perché io possa ricevere Te; solo un Dio può
ricevere un altro Dio, perciò vieni Tu in me perché io possa
ricevere Te: solo un Dio è degno di ricevere un altro Dio. Vieni con
le tue disposizioni di quando guardasti, rimirasti, transustanziasti
Te stesso nel Corpo e nel Sangue. Vengo con queste stesse
disposizioni”. E quando fai la Comunione così, non sei più tu, ma
è Gesù che riceve Sé Stesso. Nell’ultima cena, prima di
comunicare gli Apostoli - così ha detto a Luisa – Gesù comunicò
Sé Stesso per riparare a tutti i sacrilegi che si sarebbero fatti.
Ci voleva la riparazione di un Dio; se fosse stata lasciata solo a
noi la riparazione, non ci sarebbe
stata
riparazione!... Lui vide tutte le Comunioni, tutte le Ostie: le
guardò, le rimirò, le transustanziò e le assimilò in Sé, per
dare al Padre la gloria come se tutti si fossero degnamente
comunicati. Facendo anche noi quest’atto noi ripariamo a tutti i
sacrilegi, a tutto quel male fatto da quei settari..., a quelle male
cose che si fanno contro Gesù Eucaristia… E poi è importante
comunicarsi in unione al Cuore Immacolato di Maria. Nel libro che
racchiude le testimonianze
raccolte
dalla bocca di Federico Abresch (figlio spirituale di padre Pio, per
decine d’anni tenne conferenze sulla Divina Volontà, a S. Giovanni
Rotondo - Fo) leggiamo
queste
sue disposizioni interiori nel ricevere Gesù Eucaristia: “Madonnina,
sii Tu, con lo stesso tuo Cuore, col tuo stesso amore, con le tue
stesse premure materne; sii Tu stessa a ricevere Gesù nel mio cuore,
come quando te lo stringevi Bambino... Sii Tu, Madonnina, a ricevere
Gesù”. Un sacerdote che aveva certi carismi un giorno disse a
Federico Abresch: “Dovrei dire una cosa molto bella. Mi deve
spiegare come ha fatto a fare la Comunione lei questa mattina”. E
lui: “Ho detto: ‘Sii Tu, Maria, col tuo stesso Cuore, col tuo
stesso amore, con il tuo stesso slancio, con le stesse tue
gentilezze, le stesse premure che avevi quando tenevi in braccio
Gesù...”. Ed il sacerdote a lui: “Ah, ecco perché... Quando
Gesù va nelle anime che sono in peccato vedo Gesù che si tira
indietro, vorrebbe tirarsi indietro... A volte vedo Gesù andare
dentro i cuori come adulto, mentre invece quando ha fatto la
Comunione lei, l’ho visto come un Bambino piccolino, con le manine
tese, che andava in braccio alla Mamma!...”.A me invece una volta è
successo questo (testimonia umilmente Adriana Pallotti): Io quando
faccio la Comunione li unisco tutti e due, invito prima Gesù e poi
la Madonna. Prima di ricevere il Signore avevo fatta questa
preparazione: “Gesù, sii Tu stesso a ricevere Te stesso, perché
solo un Dio è degno di ricevere un altro Dio. Vieni con le tue
disposizioni di quando Tu guardasti, rimirasti, transustanziasti,
assimilasti Te stesso e
prendesti
Te stesso, per dare al Padre la riparazione come se tutti si fossero
degnamente comunicati”. Poi, mentre ricevevo Gesù, ho detto a
Maria: “Madonnina... col tuo stesso Cuore! Abbraccia Gesù, prendi
Gesù!...” Ed il sacerdote, mentre mi comunicava (al tempo di padre
Pio venivano da lui molte persone illuminate!...), anziché
pronunziare la formula in uso: ‘Corpus Domini!’, disse: ‘Gesù
e Maria!’... e poi mi diede l’Ostia in bocca! Io rimasi stupita
(continua Adriana); è stata per me una testimonianza di come il
Divin Volere sia presente ed agisca quando noi lo invochiamo. D. - E
dopo la Comunione che cosa si deve dire?! … R. - Dopo la Comunione
si continua a dire: “Madonnina sii Tu con le tue premure a
continuare
a
ringraziare Gesù; sii Tu a lodarlo, amarlo, ringraziarlo per me;
accarezzalo con le tue stesse mani, coprilo con i tuoi stessi baci,
per darti la gioia come
se
Gesù fosse ancora con la sua Mamma!”... “Vieni Tu, Madonnina, a
consolare, ad abbracciare, ad amare Gesù come Tu lo tenevi fra le
tue braccia quand’eri sulla terra, perché si senta ancora
consolato dalla sua Mamma, dai suoi baci, dalle sue carezze, dalle
sue gentilezze e dalle sue premure. Così, Gesù, non senti più i
peccati dell’umanità, non vedi più le miserie umane, ma senti
solo la tua Mamma che Ti stringe al cuore,
che
Ti ama, che Ti adora, che Ti benedice, che Ti ringrazia, per me e per
tutti. Grazie, Gesù, di questo dono dell’Eucaristia; continua a
far vita divina in me con la tua Mamma, già che sei nel mio cuore,
perché Ti possa abbracciare per l’eternità. Grazie, Gesù...
Intendo chiamare tutte le umane
generazioni,
dalla prima all’ultima, tutte le creature della terra che sono qui
inginocchiate davanti a noi a ringraziare solo Te, Gesù, che sei nel
mio cuore... Ti lodo, Ti benedico e Ti ringrazio per me e per
tutti... Ogni passo, ogni respiro, ogni palpito, ogni mio movimento
sia fatto nella Tua adorabile e Divina Volontà, perché e come tutti
Ti lodassero, Ti chiamassero, Ti benedicessero e Ti ringraziassero o
Gesù; perché Tu vuoi solo il ringraziamento, l’adorazione e la
lode, per tutto e per tutti. Grazie, Gesù, per me e per tutti. Ti
adoro, Gesù, con le adorazioni profonde della
tua
SS. Mamma...”. D. - E come si può fare quando, in chiesa, dopo la
Comunione si deve cantare a tutti i costi!?...R. - Ci metti Gesù
dentro!... Si fa presto a cambiare!... Abbiamo una mente: intelletto,
memoria, volontà, simboli della SS. Trinità. Il Signore ci ha dato
una memoria, ci ha dato una volontà con la quale possiamo cambiare
le cose dall’umano al divino; ci ha dato l’intelletto,
l’intelligenza con la quale possiamo dire: ‘Vieni, Gesù, in
me!... Vieni! Ti amo, Divina Volontà!’. Con quest’amore, con
questa intelligenza che mi ha dato il Signore, io cambio subito le
intenzioni!.. Anche quando vedo una cosa mal fatta io posso dire:
“Gesù, vieni Tu in me! Vieni Tu a riparare questa azione...”. D.
- Ma allora non si dovrebbe cantare durante la Comunione? R. - Puoi
cantare: canti nel Divin Volere, per la
gloria
di Dio; ci metti sempre la gloria di Dio: “Sii Tu a cantare in me,
Signore, sii Tu a lodare in me...”. Dobbiamo divinizzare tutto,
cambiare subito l’azione divinizzandola. Se il Signore ci ha donato
l’intelligenza e la volontà, dobbiamo usarle, farle fruttare! Gesù
questo lo ribadisce sovente. - Vi voglio raccontare degli ultimi
momenti della vita terrena di Luisa, di quando lei già aveva gli
occhi chiusi e sembrava già morta, e vicino a lei c’era il suo
confessore, don Benedetto Calvi. Dopo un po’ Luisa apre gli occhi e
dice: “Oh, che vedo!... padre, che vedo!... Un Sole, una stella
luminosissima, con tanti soli uno più bello dell’altro!... Ah, li
conosco questi soli : sono gli atti fatti nella Divina Volontà, che
mi hanno preparata la strada! E anche a lei, padre, toccherà la
stessa sorte; e lo dica a tutti quelli che vivranno nella Divina
Volontà: avranno la stessa sorte, di entrare dentro a questa scia
luminosa!...”. E veramente anche il confessore lo si sentiva
continuamente bisbigliare, salendo le scale, scendendo...: “Gesù,
ti amo. Vieni, Divina Volontà a camminare in
me...
a pregare in me... a parlare in me...” Leggi, leggi ciò che ha
fatto Annibale Di Francia … (p. L.) Nel Volume 22 leggiamo: “ ...
Mi sono trovata fuori di me stessa, e mi sono trovata col padre Di
Francia; era tutto allegro e mi ha detto: ‘Sai quante belle
sorprese ho trovato?! Io non credevo quando stavo sulla terra,
sebbene pensavo di aver fatto un bene col pubblicare L’Orologio
della Passione, ma le sorprese che ho trovato sono meravigliose,
incantevoli e di una rarità non mai vista! Tutte le parole che
riguardano la Passione di Nostro Signore sono cambiate in luci, una
più bella dell’altra, tutte intrecciate tra di loro; e come le
creature fanno le Ore della Passione queste luci crescono, così
altre luci si aggiungono alle prime. Ma quello che mi sorprese di più
sono stati i pochi detti pubblicati da me sulla Divina Volontà: ogni
detto cambiato in Sole che investendo coi loro raggi tutte le luci
formano tale sorpresa di bellezza che si rimane rapito, incantato.
Tu
non puoi immaginare come io fui sorpreso nel vedermi in mezzo a
queste luci ed a questi soli! Come fui contento e ringraziai il
nostro Sommo Bene Gesù che mi aveva dato l’occasione e la grazia
di farlo. Anche tu ringrazialo da parte mia’”.
Quindi:
L’Orologio della Passione erano luci, ma le poche parole che lui
aveva pubblicato sulla Divina Volontà erano Soli ! ... Preghiera:
Santa la Divina Volontà! Santa, Santa, Santa; onore e gloria alla
Volontà del nostro Sovrano Signore. E gloria a Maria e tre volte
santa a Colei che ha fatto operare questa Suprema Volontà.
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