Tu devi sapere che il vivere nella nostra Volontà è un Dono che la nostra magnanimità vuol dare alle creature e con questo Dono la creatura si sentirà trasformata: da povero ricco, da debole forte, da ignorante dotto, da schiavo di vile passione, dolce e volontario prigioniero d’una Volontà tutta Santa che non lo terrà prigioniero, ma re di se stesso, dei domini divini e di tutte le cose create. Il gran Dono della nostra Volontà, dato come dono, cambierà la sorte infelice delle umane generazioni, menoché chi volontariamente vuol restare nella sua infelicità, molto più che questo Dono fu dato all’uomo nel principio della sua Creazione ed, ingrato, lo respinse col fare la sua volontà, sottraendosi dalla Nostra.Ora, chi si dispone a fare il nostro Volere prepara il posto, la decenza, la nobiltà dove poter mettere questo Dono sì grande ed infinito; le nostre conoscenze sul Fiat aiuteranno e prepareranno in modo sorprendente a ricevere questo Dono e, ciò che non hanno ottenuto fin oggi lo potranno ottenere domani.

giovedì 7 giugno 2012

Comprendere il concetto di Divina Volontà per accoglierLa e viverLa


.. Entriamo nei GIRI :
Dio, contemplando la sua creatura, dice: “Oh come è bella la mia creatura! L’eco del suo amore mi alletta, mi ferisce, la sua voce risuona dolce e melodiosa al mio orecchio, teneri e forti sono i suoi abbracci; oh, come godo di averle dato la vita! Formerà il mio contento, la mia gioia, il mio trastullo...” E Luisa: “Vita mia, anch’io voglio ricevere il tuo alito creatore; anch’io bramo amarti ed adorarti con quella stessa perfezione e santità con la quale Ti amò e Ti adorò il mio primo padre Adamo. Sebbene indegna creatura voglio ricevere pure io i tuoi mari di amore e di luce, per poter formare a mia volta onde altissime che giungendo fino a Te, mi mettano in gara con il mio Creatore. Sì, Ti do amore per ricevere altri mari di amore e con le mie onde Ti chiedo che Venga il tuo Regno e che il tuo FIAT sia conosciuto!”(A. P.) Sì, dobbiamo chiamare il Regno di Dio nella Creazione e in tutti gli atti! Dobbiamo continuamente chiamarlo ed allora Lui affretta i tempi. Dobbiamo formare questi gruppi per affrettare i tempi del suo
Regno. Se non li formiamo ritardiamo il Regno, perché Lui non viene se non ha sudditi che lo attendono. E’ importante avere dentro di noi la volontà, il desiderio
di fare la Volontà di Dio. “E’ il desiderio che conta”, dice Gesù, perché: volere, desiderare, con tutte le forze, è come fare. (p. L.) E quando tu desideri, anche se non hai ancora il dono della Divina Volontà, puoi però entrare nel desiderio del vivere nel Regno della Divina Volontà. Ci sono vari gradi per avvicinarsi sempre più a questo Dono, per ottenere questo Dono. Prima Gesù te lo presterà, te lo darà poco a poco; perché prima bisogna comprendere il valore di questo dono... Bisogna comprenderne la bellezza, perché una delle cose più grandi è parlare, scrivere, pensare, vivere nella Divina Volontà : è una gioia grandissima, è una creazione continua! Allora, quando tu capisci che non è una semplice rassegnazione, ma è così importante, così bello, così alto, è una gioia continua, è un partecipare della vera Vita, è un salire di grado, è un essere nobili, quella nobiltà che noi abbiamo perso con la caduta del peccato originale, allora tu comprendi che l’unica gioia è lì e quindi chiedi ancora di più al Si-gnore... ... E già col desiderio di comprenderla, già desiderandola tu entri nel vivere nella Divina Volontà … (A. P.) E quando c’è questo grande desiderio di comprenderla, quando c’è la buona volontà, il Signore supplisce Lui; è Lui che dà, dopo... (p. L.) Ci sono delle tappe da raggiungere per arrivare poi al Dono. Gesù dice che è come il sole che investe (la Divina Volontà è sempre paragonata al sole o al mare): c’è chi rimane dentro la casa, ed anche lui riceve gli effetti del sole; poi c’è chi esce fuori casa e quindi viene maggiormente investito dalla luce del sole;
c’è poi chi va al mare e si va ad investire completamente della luce del sole, senza nessuna ombra; e c’è poi il quarto grado: colui che lascia questa terra,
spicca il salto e si trova ad essere sole con il sole, una cosa sola con il sole.
Quando Luisa chiede a Gesù: “Nella Nuova Gerusalemme che posto avranno i figli del Divin Volere?”, Gesù le risponde: “Avranno il posto nel Sole”. Chi avrà questo Dono riceverà la pienezza della grazia, la pienezza della santità, la somiglianza con Dio, avrà la stessa grazia di Dio che opererà in lui:
Divina Volontà operante in noi. Ne La Vergine Maria nel Regno della Divina Volontà la Madonna dice: “Fa’ in modo che la Divina Volontà possa formare in te la sua vita operante”. Poi,questa vita operante in noi deve diventare una vita dominante; e questa vita dominante poi non deve lasciar sfuggire neppure un atto... E’ un qualcosa che si forma gradualmente... E ricordiamo che la prima a
formare i figli del FIAT Supremo sarà Maria. (A. P.) Luisa era in continua unione con il Signore e prima di ricevere la S. Comunione diceva: “Vieni in me, Gesù, perché io possa ricevere Te; solo un Dio può ricevere un altro Dio, perciò vieni Tu in me perché io possa ricevere Te: solo un Dio è degno di ricevere un altro Dio. Vieni con le tue disposizioni di quando guardasti, rimirasti, transustanziasti Te stesso nel Corpo e nel Sangue. Vengo con queste stesse disposizioni”. E quando fai la Comunione così, non sei più tu, ma è Gesù che riceve Sé Stesso. Nell’ultima cena, prima di comunicare gli Apostoli - così ha detto a Luisa – Gesù comunicò Sé Stesso per riparare a tutti i sacrilegi che si sarebbero fatti. Ci voleva la riparazione di un Dio; se fosse stata lasciata solo a noi la riparazione, non ci sarebbe
stata riparazione!... Lui vide tutte le Comunioni, tutte le Ostie: le guardò, le rimirò, le transustanziò e le assimilò in Sé, per dare al Padre la gloria come se tutti si fossero degnamente comunicati. Facendo anche noi quest’atto noi ripariamo a tutti i sacrilegi, a tutto quel male fatto da quei settari..., a quelle male cose che si fanno contro Gesù Eucaristia… E poi è importante comunicarsi in unione al Cuore Immacolato di Maria. Nel libro che racchiude le testimonianze
raccolte dalla bocca di Federico Abresch (figlio spirituale di padre Pio, per decine d’anni tenne conferenze sulla Divina Volontà, a S. Giovanni Rotondo - Fo) leggiamo
queste sue disposizioni interiori nel ricevere Gesù Eucaristia: “Madonnina, sii Tu, con lo stesso tuo Cuore, col tuo stesso amore, con le tue stesse premure materne; sii Tu stessa a ricevere Gesù nel mio cuore, come quando te lo stringevi Bambino... Sii Tu, Madonnina, a ricevere Gesù”. Un sacerdote che aveva certi carismi un giorno disse a Federico Abresch: “Dovrei dire una cosa molto bella. Mi deve spiegare come ha fatto a fare la Comunione lei questa mattina”. E lui: “Ho detto: ‘Sii Tu, Maria, col tuo stesso Cuore, col tuo stesso amore, con il tuo stesso slancio, con le stesse tue gentilezze, le stesse premure che avevi quando tenevi in braccio Gesù...”. Ed il sacerdote a lui: “Ah, ecco perché... Quando Gesù va nelle anime che sono in peccato vedo Gesù che si tira indietro, vorrebbe tirarsi indietro... A volte vedo Gesù andare dentro i cuori come adulto, mentre invece quando ha fatto la Comunione lei, l’ho visto come un Bambino piccolino, con le manine tese, che andava in braccio alla Mamma!...”.A me invece una volta è successo questo (testimonia umilmente Adriana Pallotti): Io quando faccio la Comunione li unisco tutti e due, invito prima Gesù e poi la Madonna. Prima di ricevere il Signore avevo fatta questa preparazione: “Gesù, sii Tu stesso a ricevere Te stesso, perché solo un Dio è degno di ricevere un altro Dio. Vieni con le tue disposizioni di quando Tu guardasti, rimirasti, transustanziasti, assimilasti Te stesso e
prendesti Te stesso, per dare al Padre la riparazione come se tutti si fossero degnamente comunicati”. Poi, mentre ricevevo Gesù, ho detto a Maria: “Madonnina... col tuo stesso Cuore! Abbraccia Gesù, prendi Gesù!...” Ed il sacerdote, mentre mi comunicava (al tempo di padre Pio venivano da lui molte persone illuminate!...), anziché pronunziare la formula in uso: ‘Corpus Domini!’, disse: ‘Gesù e Maria!’... e poi mi diede l’Ostia in bocca! Io rimasi stupita (continua Adriana); è stata per me una testimonianza di come il Divin Volere sia presente ed agisca quando noi lo invochiamo. D. - E dopo la Comunione che cosa si deve dire?! … R. - Dopo la Comunione si continua a dire: “Madonnina sii Tu con le tue premure a continuare
a ringraziare Gesù; sii Tu a lodarlo, amarlo, ringraziarlo per me; accarezzalo con le tue stesse mani, coprilo con i tuoi stessi baci, per darti la gioia come
se Gesù fosse ancora con la sua Mamma!”... “Vieni Tu, Madonnina, a consolare, ad abbracciare, ad amare Gesù come Tu lo tenevi fra le tue braccia quand’eri sulla terra, perché si senta ancora consolato dalla sua Mamma, dai suoi baci, dalle sue carezze, dalle sue gentilezze e dalle sue premure. Così, Gesù, non senti più i peccati dell’umanità, non vedi più le miserie umane, ma senti solo la tua Mamma che Ti stringe al cuore,
che Ti ama, che Ti adora, che Ti benedice, che Ti ringrazia, per me e per tutti. Grazie, Gesù, di questo dono dell’Eucaristia; continua a far vita divina in me con la tua Mamma, già che sei nel mio cuore, perché Ti possa abbracciare per l’eternità. Grazie, Gesù... Intendo chiamare tutte le umane
generazioni, dalla prima all’ultima, tutte le creature della terra che sono qui inginocchiate davanti a noi a ringraziare solo Te, Gesù, che sei nel mio cuore... Ti lodo, Ti benedico e Ti ringrazio per me e per tutti... Ogni passo, ogni respiro, ogni palpito, ogni mio movimento sia fatto nella Tua adorabile e Divina Volontà, perché e come tutti Ti lodassero, Ti chiamassero, Ti benedicessero e Ti ringraziassero o Gesù; perché Tu vuoi solo il ringraziamento, l’adorazione e la lode, per tutto e per tutti. Grazie, Gesù, per me e per tutti. Ti adoro, Gesù, con le adorazioni profonde della
tua SS. Mamma...”. D. - E come si può fare quando, in chiesa, dopo la Comunione si deve cantare a tutti i costi!?...R. - Ci metti Gesù dentro!... Si fa presto a cambiare!... Abbiamo una mente: intelletto, memoria, volontà, simboli della SS. Trinità. Il Signore ci ha dato una memoria, ci ha dato una volontà con la quale possiamo cambiare le cose dall’umano al divino; ci ha dato l’intelletto, l’intelligenza con la quale possiamo dire: ‘Vieni, Gesù, in me!... Vieni! Ti amo, Divina Volontà!’. Con quest’amore, con questa intelligenza che mi ha dato il Signore, io cambio subito le intenzioni!.. Anche quando vedo una cosa mal fatta io posso dire: “Gesù, vieni Tu in me! Vieni Tu a riparare questa azione...”. D. - Ma allora non si dovrebbe cantare durante la Comunione? R. - Puoi cantare: canti nel Divin Volere, per la
gloria di Dio; ci metti sempre la gloria di Dio: “Sii Tu a cantare in me, Signore, sii Tu a lodare in me...”. Dobbiamo divinizzare tutto, cambiare subito l’azione divinizzandola. Se il Signore ci ha donato l’intelligenza e la volontà, dobbiamo usarle, farle fruttare! Gesù questo lo ribadisce sovente. - Vi voglio raccontare degli ultimi momenti della vita terrena di Luisa, di quando lei già aveva gli occhi chiusi e sembrava già morta, e vicino a lei c’era il suo confessore, don Benedetto Calvi. Dopo un po’ Luisa apre gli occhi e dice: “Oh, che vedo!... padre, che vedo!... Un Sole, una stella luminosissima, con tanti soli uno più bello dell’altro!... Ah, li conosco questi soli : sono gli atti fatti nella Divina Volontà, che mi hanno preparata la strada! E anche a lei, padre, toccherà la stessa sorte; e lo dica a tutti quelli che vivranno nella Divina Volontà: avranno la stessa sorte, di entrare dentro a questa scia luminosa!...”. E veramente anche il confessore lo si sentiva continuamente bisbigliare, salendo le scale, scendendo...: “Gesù, ti amo. Vieni, Divina Volontà a camminare in
me... a pregare in me... a parlare in me...” Leggi, leggi ciò che ha fatto Annibale Di Francia … (p. L.) Nel Volume 22 leggiamo: “ ... Mi sono trovata fuori di me stessa, e mi sono trovata col padre Di Francia; era tutto allegro e mi ha detto: ‘Sai quante belle sorprese ho trovato?! Io non credevo quando stavo sulla terra, sebbene pensavo di aver fatto un bene col pubblicare L’Orologio della Passione, ma le sorprese che ho trovato sono meravigliose, incantevoli e di una rarità non mai vista! Tutte le parole che riguardano la Passione di Nostro Signore sono cambiate in luci, una più bella dell’altra, tutte intrecciate tra di loro; e come le creature fanno le Ore della Passione queste luci crescono, così altre luci si aggiungono alle prime. Ma quello che mi sorprese di più sono stati i pochi detti pubblicati da me sulla Divina Volontà: ogni detto cambiato in Sole che investendo coi loro raggi tutte le luci formano tale sorpresa di bellezza che si rimane rapito, incantato.
Tu non puoi immaginare come io fui sorpreso nel vedermi in mezzo a queste luci ed a questi soli! Come fui contento e ringraziai il nostro Sommo Bene Gesù che mi aveva dato l’occasione e la grazia di farlo. Anche tu ringrazialo da parte mia’”.
Quindi: L’Orologio della Passione erano luci, ma le poche parole che lui aveva pubblicato sulla Divina Volontà erano Soli ! ... Preghiera: Santa la Divina Volontà! Santa, Santa, Santa; onore e gloria alla Volontà del nostro Sovrano Signore. E gloria a Maria e tre volte santa a Colei che ha fatto operare questa Suprema Volontà.

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