Noi
sappiamo che non è tutto contenuto nella Bibbia e tutto
quello che si può dire di Dio non è tutto contenuto nella Parola di
Dio. La Parola di Dio unita alla Tradizione ed
al magistero vivo della Chiesa fanno il fondamento sul quale si basa
tutto il resto. Se dunque il teologo mons. Resta ha detto che
leggendo questi scritti di Luisa non ha trovato
niente che contraddica o sia contrario al fondamento (che è la
Parola di Dio ed il magistero della Chiesa) vuol dire che possiamo
procedere alla loro lettura ed alla meditazione.
L’unico pericolo è che si potrebbero interpretare privatamente
questi scritti, col pericolo di caderein
una interpretazione errata, come è successo varie volte anche
nei confronti del Santo Vangelo e della Sacra Scrittura. Bisogna
perciò camminare come i ‘piccoli’ e lasciarsi guidare dalla
interpretazione che ne dà la Chiesa ufficiale;
ai ‘piccoli’ il Signore svela il significato di ogni parola;
quante persone potranno un giorno dire: “Signore, conosco i 36
Volumi a memoria!” e Gesù risponderà: “Non ti conosco!”
Constatando quante volte sono state interpretate male le parole di
Gesù, è importante avere l’umiltà e la conoscenza della nostra
piccolezza.
Ecco
allora alcuni di questi passi. Spiegando
a Luisa il ‘Padre nostro’ Gesù le dice che,
quando Lui ha pregato il ‘Padre nostro’ ed ha detto: “venga il
tuo Regno; sia fatta la tua Volontà come in Cielo così in terra”,
il significato di queste
sue parole
era diverso da quello che a volte noi diamo. Gesù dice: “Quando Io
per primo pregavo questa preghiera, era
perché il Regno non era ancora venuto;
perché se il Regno
fosse già stato presente con la mia presenza di ‘Cristo Re
dell’universo’, allora avrei detto: ‘Padre, Ti ringrazio perché
il Regno è giunto con la mia venuta’; ed invece Io
ho detto: ‘venga’”. Questo, perché il Regno si trova dove ci
sono tutte le componenti: il re, i sudditi, il palazzo, la regina...
Era
necessario quindi passasse qualche secolo. “Per
questo ho istituito la Chiesa -
dice Gesù – per
preparare il mio Regno, giorno per giorno”,
con i grandi Santi
che hanno spianato ogni cosa, che hanno illustratosempre
maggiormente questo suo desiderio. Ed in questo desiderio
di Gesù vediamo chiaramente l’unione della quale
parlavamo
prima: ‘Venga il tuo Regno; sia fatta la tua Volontà come in Cielo
così in terra’; cioè, la
Volontà di Dio deve diventare la nostra vita, si deve fare sulla
terra come si fa in Cielo. Ma,
come si fa la
Volontà di Dio in Cielo? Non si fa, si vive! Gesù
in un altro brano dice: “Ciò che l’acqua è per il pesce, così
dovrebbe essere la Volontà di Dio per noi”. L’acqua per il pesce
è tutto: è la sua abitazione, è il luogo dove si muove, è dove
trova il cibo, è dove respira, è dove dorme... l’acqua è tutto
per il pesce; così dovrebbe essere la Divina Volontà per noi.
Un
altro esempio lo
troviamo nel 17° capitolo di Giovanni quando
Gesù, durante l’ultima
cena, dice: “Padre,
che essi siano una cosa sola con Me come Io sono con Te,
affinché il mondo creda che Tu Mi hai mandato”. Il
significato dato finora a queste parole è che Gesù desidera che
tutto il mondo sia una sola famiglia, che siamo una
sola famiglia nella Chiesa cattolica. Ma Gesù
ha spiegato chiaramente
che con queste
parole Lui voleva dire che pregava il Padre perché le creature
ritornassero a quella unione di prima (a quella unione che era nel
progetto originale di Dio sull’umanità), cioè che diventassimo
una sola cosa con Lui come Lui è con il Padre una sola cosa. Ma
come sono uno Gesù e il Padre? Sono uno di Natura, Natura Divina, un
solo Dio. Noi dobbiamo diventare uno nel desiderio, uno nell’operato,
nella volontà, nella
vita, nel palpito. Come in una bella famiglia tutti i figli fanno una
sola cosa con quella famiglia; ad esempio ilpadre
dice: “Ci alziamo per ...” e tutti continuano: “per andare
a lavare i piatti”. Se facessero veramente così, si direbbe che
quella famiglia ha una sola volontà: basta che uno inizi e, tutti
gli altri finiscono la frase. Gesù ha detto che questa è l’unione
che Lui desidera e che ora possiamo avere nuovamente con Lui, con
Dio, come era per l’umanità prima del peccato originale.
Spiegheremo,
con l’aiuto di Dio, come avviene tutto questo.
La
parola chiave in questi scritti è : ‘Dono
del Divin Volere’ o ‘della Divina Volontà’; la volontà gioca
un ruolo indispensabile in tutti questi scritti.
La
volontà è la cosa più importante in noi, come lo è in Dio. La
Chiesa ha sempre messo in risalto l’importanza della volontà
soprattutto nella valutazione morale degli atti umani: senza volontà,
non c’è peccato (questo per quanto riguarda il Sacramento della
Confessione).
Anche
padre Pio chiedeva sempre ai suoi penitenti se vi avevano messo
volontà o no nei peccati che accusavano, perché solo così si può
capire se l’atto compiuto è meritevole
o
peccaminoso. Un altro esempio: un bel pensiero avuto di notte, in
sogno, non può essere meritevole, perché non implica la volontà
della persona; come pure non si può
valutare negativamente un pensiero cattivo avuto in sogno. Solo se mi
sveglio allora la
volontà si metterà in
azione e darà
valore positivo o negativo agli atti. La volontà
è ciò che conta. E
così è anche per Dio. Ma
mentre la nostra volontà è limitata, in Dio la Volontà è infinita
e onnipotente. Se Dio
dicesse: “Voglio un bicchiere
di acqua”, gli apparirebbe subito in mano, come quando
ha detto: “Fiat lux”, e la luce fu. Ogni
‘FIAT’ di Dio è creativo, è un fatto; tutto quello che Dio
vuole diventa
una creazione, una realtà. Se
io voglio un bicchiere di acqua e non mi appare qui, è semplicemente
perché la mia volontà non è infinita, non è onnipotente.
Quando
S. Giovanni nella Sacra Scrittura dice che Dio è Amore, dice una
realtà, perché noi, contemplando
tutto ciò che ci circonda possiamo constatare che Dio è
Amore; tutto è opera di Dio, ed è opera che mi dice:
‘Ti
amo’.
San
Tommaso D’Aquino, riportando le cinque prove dell’esistenza di
Dio ha parlato del ‘motore immobile’. Anche
Gesù ripete questa
verità parlando (negli Scritti di Luisa)
della Sua Volontà, affermando che
la Sua Volontà è il primo moto, il motore di tutto; tutto quanto
esiste prende il moto dalla Divina Volontà. Gesù
spiega questa
verità dicendo: “La
mia Volontà è la ruota che dà moto a tutte le altre rotelle, a
tutte le altre cose che ho create”. Tutta la Creazione: le stelle,
le piante,
gli animali, sono come rotelle poggiate sulla ruota della mia Divina
Volontà. La Volontà Divina, girando come una ruota, fa girare tutte
le altre rotelle poggiate su di Lei. Con
questo esempio molto semplice Gesù ha spiegato a Luisa questo
concetto difficile: Dio
è moto eterno e tutto ciò che Lui ha fatto (che
è quindi poggiato su di Lui) si
muove con Lui, prende moto da Lui. Perciò, col movimento della prima
ruota che è Dio, le stelle scintillano, la pianta cresce e profuma,
ilcane
abbaia e salta: tutto prende movimento da questa grande
ruota che è Dio.
Riferendoci
ora all’uomo,
vediamo come anche
lui prende moto dalla prima ruota (da
Dio), però, tra
la ruota grande (Dio) e
la rotella (uomo) si
trova un altro meccanismo
che è la nostra libera volontà, il nostro libero arbitrio, il dono
che Dio ci ha dato perché fossimo simili a Lui, a sua immagine. E
come Dio può fare ciò che vuole, liberamente, così anche noi
possiamo agire liberamente, perché siamo creati a sua immagine e
somiglianza. La rotellina della nostra libera volontà prende il
movimento dalla grande ruota (sulla
quale poggia:
Dio)
e trasmette il
movimento all’uomo, ma questo movimento può essere usato in modi
diversi, per cose buone, neutre o cattive. Ad
esempio: stando a casa mia e
alzandomi il mattino alle ore 7, posso andare alla S. Messa delle 8,
se non ho qualche impedimento, ma potrei invece fermarmi a guardare
la televisione; con il movimento che
Dio mi dà posso fare queste cose, ma qual’è la migliore delle
due? Certamente l’andare a Messa! Esistono poi azioni di valore
indifferente, come prendere una tazza
di caffè od una tazza di thè (naturalmente, se so che il caffè mi
fa male, devo scegliere il thè, perché Dio mi parla anche
attraverso la mia salute). L’uomo prendendo il
moto da Dio potrebbe anche compiere un atto brutto.
Ora,
con il ‘Dono’
della Divina Volontà Dio sta offrendo a noi la possibilità di far
sì che la nostra rotella e la sua diventino una sola cosa. La
nostra volontà non
potrà mai scomparire, distruggersi, fondersi, annientarsi,
perché il giorno che succedesse questo non saremmo più
uomini: fa parte della nostra natura avere una volontà umana. Gesù
aveva una volontà umana, ma la sua volontà umana da sempre, fin dal
suo concepimento nel seno di Maria SS., ha sempre ‘girato’ con il
‘giro’ della sua Divina Volontà. Anche la Madonna è grande
perché fin
dal primo istante del suo concepimento Lei ha sempre ‘girato’ con
il moto eterno di Dio.
Gesù
ha detto: “Cosa succederebbe se sentendo questo mio invito a
entrare in unione con Me come era per Adamo ed Eva uno dicesse: ‘Io
non potrò mai meritarlo, io non
ne sarò mai degno; Gesù e la Madonna vivevano questa unione perché
l’Uno è Dio per natura e l’Altra è Immacolata;
ed
anche Adamo ed Eva, creati direttamente da Dio, erano pure loro
immacolatissimi; come potrò io mai pensare di entrare in quella
unione iniziale!...’ ?”. E Gesù
dice a Luisa: “Per
questo ho cercato per il mondo intero, ho cercato per secoli, fino al
giorno in cui ho trovato l’anima più piccola! - sono molto
importanti la piccolezza e l’umiltà - Ho
cercato la più piccola (Luisa) e, trovandola, ho cominciato a
prepararti per fare di te una copia di Me stesso”,
cioè, un altro Gesù. Luisa
doveva essere quello
che noi non saremo mai: lei, per missione, doveva
diventare la porta che avrebbe permesso anche a noi di entrare; lei
doveva diventare l’anello dove noi saremmo stati agganciati; lei
è la più vicina a noi, a questo riguardo; lei è come fosse
l’originale fatto da Gesù e noi ne fossimo le copie. Le copie,
anche se richiedono lavoro, confrontandole però con l’originale,
sono sempre menodifficili
da fare. Per questo Luisa
ha una grande importanza per
noi, perché lei è l’anello di congiunzione, lei è il nostro
punto d’aggancio alla Divina Volontà.
Care Paola e Sam, auguro ogni bene a questo Blog che avete aperto e a voi care sorelle che vi fate apostole del Divin Volere. Che Gesù e Maria Santissimi vi benedicano, vi seguano e vi proteggano sempre, insieme alla vostre famiglie.
RispondiEliminaCon immenso affetto vi saluto.
Sergio